Quadri elettrici e guide CEI

Pubblicato: 6 aprile 2012 Categoria: Altro
Quadri elettrici e guide CEI
Pur essendo i quadri elettrici il centro vitale dell’impianto, perché in essi è raggruppata la parte tecnologicamente più avanzata e volta a provvedere in modo affidabile e sicuro alla distribuzione dell’energia elettrica, la normativa su questi componenti dell’impianto è stata un po’ la Cenerentola tra le varie norme, arrivando con sicuro ritardo.

Se si esclude la prima edizione della Norma CEI 17-13 del 1980, che per altro riguardava le sole “Apparecchiature costruite in fabbrica ACF” e che dalla maggior parte degli installatori, dei quadristi e dei progettisti veniva disattesa, è solo a partire dal 1991 (quindi poco più di un decennio) che i quadri elettrici hanno trovato un preciso assetto normativo e specifiche rigorose che devono essere rispettate. Alla norma del 1991 sono seguite altre due edizioni che hanno portato alcuni aggiustamenti, sicché la norma di riferimento attuale è la quarta edizione della Norma CEI 17-13/1 in vigore dal 1° gennaio 2001 e meglio classificata (essendo norma europea) come CEI EN 60439-1.

Tale norma detta le “regole generali” e costituisce la norma base di riferimento per la costruzione di tutte le tipologie di quadri, le cui regole particolari vengono demandate a norme specifiche (tabella 1).

Parallelamente, negli ultimi anni, il CEI ha realizzato una serie di Guide per l’integrazione negli edifici residenziali e del terziario, degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione degli impianti ausiliari. All’interno di queste Guide vengono indicate sia le prescrizioni normative sia i suggerimenti per ottimizzare la scelta e l’installazione dei vari componenti tra i quali, ovviamente, i quadri elettrici. Le Guide sino ad oggi pubblicate sono quelle riportate nella tabella 3.

Scopo del presente articolo è quello di proporre una lettura “trasversale” delle varie Guide per individuare, per ciascun ambiente, le tipologie di quadri proposti, i punti in comune e le differenze installative tra le varie realtà impiantistiche.

Preliminarmente si osserva che la Guida CEI 64-50 che costituisce il denominatore comune delle altre Guide, si occupa diffusamente dei quadri elettrici fornendone anche alcuni esempi di schemi funzionali relativamente ai quadri:

  • generale per servizi parti comuni
  • centrale termica
  • ascensori.

Relativamente alla prima tipologia (quadro generale per servizi comuni) si riporta la soluzione proposta dal CEI in figura 1 e si precisa che la Guida CEI 64-50 fornisce le seguenti prescrizioni:

È opportuno che il quadro dei servizi comuni sia ubicato in luogo appositamente predisposto e chiuso a chiave, accessibile solo a personale autorizzato. Se il quadro generale dei servizi comuni non è posto in un locale avente le caratteristiche sopra esposte, esso deve avere i dispositivi di comando e/o protezione accessibili da portello apribile con chiave e deve essere collocato in prossimità della guardiola, o dell’ingresso del vano scale o in prossimità del punto di consegna dell’energia elettrica”.

Per quanto riguarda invece i quadri destinati agli altri ambienti specifici, viene proposta la tabella 2 che riassume, per ciascuna Guida, gli articoli di riferimento e le prescrizioni in essi contenuti.