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Distributore

Problemi derivanti da un basso cosfi

Pubblicato: 10 marzo 2012 Categoria: Guide e approfondimenti

Il dimensionamento di un impianto elettrico è realizzato in funzione della potenza apparente complessiva tenuto conto dei coefficienti di contemporaneità dei carichi. Il valore della corrente per cui si dimensiona l\'impianto corrisponde alla somma vettoriale della corrente attiva I a e della corrente reattiva I L . Tale valore, restando costante il valore della corrente attiva necessaria, risulta tanto maggiore quanto maggiore è la corrente reattiva richiesta dai carichi e impone un sovradimensionamento della sezione dei cavi. Si ha infatti un incremento delle perdite per effetto joule ( P j =RI 2 ) e delle cadute di tensione.

Dall\'espressione della caduta di tensione,

ΔU = √ (R cosφ + X senφ)
3

sostituendo si ottiene:

I =
P
U cosφ
3

e semplificando è possibile ricavare :

ΔU =
P
(R cosφ + X senφ) =
PR cosφ + PX senφ
U cosφ
U cosφ

Da cui :

ΔU
=
RP + XQ
U
U2

che evidenzia come a maggiori valori di Q corrispondono maggiori valori di deltaU . Tutto questo si traduce in pratica in un aumento dei costi a causa delle maggiori perdite o per la necessità di dover sovradimensionare l\'impianto di distribuzione al fine di contenere le cadute di tensione al di sotto dei limiti imposti. A questo va ovviamente aggiunto l\'eventuale sovrapprezzo imposto dall\'ente distributore.