
Nel cablaggio strutturato assumono notevole rilevanza gli aspetti normativi
ed in particolare lo standard, sviluppato negli Stati Uniti, EIA/TIA
568 che è stato preso come riferimento nella stesura di tutte le più recenti
normative. Questo standard fissa i requisiti essenziali che deve possedere un
cablaggio strutturato che si sviluppi su un gruppo di edifici facenti parte di
uno stesso comprensorio, su un singolo edificio o su un unico piano di un
edificio.
Per comprensorio si intendono un gruppo di edifici edificati su un appezzamento di terreno di dimensioni circoscritte oppure anche su più appezzamenti vicini purché collegati mediante strutture edili permanenti come sovrappassi, sottopassi, ecc..
Topologia del cablaggio
La topologia più razionale e che si presta meglio agli sviluppi dell’impianto è la cosiddetta struttura di tipo stellare gerarchico caratterizzata da alcuni punti, detti centri stella, che rappresentano, secondo un prestabilito ordine gerarchico, diversi livelli. In figura 7 è rappresentata una tipica struttura stellare gerarchico nella quale sono evidenziati i vari centri stella che si riferiscono rispettivamente al comprensorio, all’edificio o al piano dell’edificio.
Unità topologica |
Descrizione EU |
Descrizione
USA |
Centro stella di comprensorio |
Campus Distributor (CD) |
Main Cross-connect
(MC) |
Centro stella di edificio |
Building Distributor
(BD) |
Intermediate Cross-connect
(IC) |
Centro stella di piano |
Floor Distributor (FD) |
Telecomunication Closet
(TC) |
Dorsale di comprensorio |
Interbuilding
Backbone | |
Dorsale di edificio |
Intrabuilding
Backbone | |
Dorsale di piano |
Floor Backbone | |
Locale tecnologico |
Equipment Room (ER) | |
Postazione di lavoro |
Work
Area |
Tab. 1 - Unità topologiche di un cablaggio strutturato stellare gerarchio.
Nel centro stella di comprensorio (fig. 8), in apposito
locale ricavato nell’edificio principale, sarà ubicato il permutatore di
comprensorio al quale, attraverso la dorsale di comprensorio, si collegano i
vari centri stella di edificio.
Da ogni centro stella di edifico
(permutatore di edificio) si sviluppa il cablaggio verticale o dorsale di
edificio che connette i diversi armadi di piano (permutatori di piano)
(fig. 9).
Dal distributore di piano si sviluppa il cablaggio
orizzontale fino alle prese delle postazioni di lavoro(fig. 10) alle quali
fanno capo, collegati mediante appositi cavi di connessione, i vari
dispositivi dell’utente (fig. 11).
Gli impianti possono
essere schermati o non schermati.
La schermatura garantisce una buona
immunità dai disturbi elettromagnetici e conseguentemente una migliore
qualità nella trasmissione dei segnali. Allo stesso modo si ottiene anche una
limitazione nell’emissione dei disturbi riducendo quindi l’inquinamento
ambientale. La scelta tra i due tipi di distribuzione (ovviamente la schermatura
comporta un aggravio nei costi rispetto ad un impianto non schermato) dipende
essenzialmente dalle prestazioni che si richiedono ad un’installazione ed in
particolare alle caratteristiche ambientali del luogo di posa dell’impianto. In
figura 12 è riportato un esempio dei componenti passivi necessari alla
realizzazione di un cablaggio strutturato in un edificio.
Le norme di installazione
Per uniformare gli standard di cablaggio strutturato due enti statunitensi l’EIA (Electronic Industry Association) e la TIA (Telecomunication Industry Association) proposero uno standard che prese il nome di EIA/TIA 568. Notificato nel 1991 per gli Stati Uniti dall’ANSI, divenne presto un riferimento anche al di fuori degli USA. Qualche anno dopo, nel 1994, fu proposto uno standard internazionale, evoluzione del vecchio standard, che prese il nome di ISO/IEC 11801. In Europa si richiede sempre di più la rispondenza allo standard internazionale ISO/IEC 11801 non molto diverso da quello statunitense EIA/TIA 568 se non per alcuni aspetti marginali come la topologia, la terminologia, la categoria di classificazione dei collegamenti, il tipo di mezzi di comunicazione e la messa a terra dell’impianto.
Fino a 100
kHz
Fino a 1
MHz
Fino a 16
MHz
Fino a 20
MHz
Fino a 100
MHz
Fino a 250
MHz
Fino a 600
MHz
2 GHz
Tab. 2 - Categorie e classi
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