La nuova direttiva macchine: come rivoluzionare il panorama della certificazione di prodotto

Pubblicato: 21 marzo 2011 Categoria: Notizie tecnico normative

La nuova direttiva 2006/42/CE è ormai in vigore da circa un anno

Non pare che la nuova direttiva abbia portato quelle novità che ci aspettavamo nel mondo della fabbricazione e commercializzazione delle macchine.

 

Invece la direttiva comprende alcuni passaggi francamente rivoluzionari! Quindi sarà bene ripensarci per l’ennesima volta, e vedere cosa si dovrebbe fare.

 

Prima di tutto la valutazione dei rischi, che finalmente non è una scelta del fabbricante ma un obbligo sancito dall’allegato I della direttiva. La valutazione è lo strumento fondamentale per attestare che nel rispettare i requisiti essenziali della direttiva, o le prescrizioni delle norme, si è raggiunto un livello di sicurezza adeguato. È inoltre lo strumento con cui la direttiva cerca di scavalcare gli eventuali “sconti” che i fabbricanti di macchine si applicano tramite le norme tecniche armonizzate; se devo comunque valutare i rischi, sono costretto ad esaminare criticamente il livello di rischio residuo che permane alla applicazione di una norma. E se questo livello è eccessivo rispetto ai parametri di accettabilità che io stesso mi sono dato, sono costretto a considerare se esiste una migliore soluzione per garantire la sicurezza degli utilizzatori.

 

Quello descritto è un cambiamento di prospettiva assolutamente rilevante! Infatti riporta l’attenzione sulla valutazione del fabbricante e quindi conferisce maggiore centralità e rilevanza alla funzione del progettista quale primo attore nella garanzia della sicurezza.

 

 

Fonte: MECQ Srl