Il Progetto di norma CEI C.992, in inchiesta pubblica fino al 30 giugno 2008, contiene la nuova edizione della Norma CEI 64-7, dedicata agli impianti di illuminazione situati all'esterno con alimentazione in serie aventi tensione di alimentazione inferiore e/o maggiore di 1000V c.a. La nuova norma sostituirà l'attuale edizione della Norma CEI 64-7 temporaneamente in vigore solo per la parte dedicata appunto agli impianti serie. Leggi la presentazione della norma ed il testo del progetto
Il Progetto di norma CEI C.992, in inchiesta pubblica fino al 30 giugno 2008, contiene la nuova edizione della Norma CEI 64-7, dedicata agli impianti di illuminazione situati all'esterno con alimentazione in serie aventi tensione di alimentazione inferiore e/o maggiore di 1000V c.a. La nuova norma sostituirà l'attuale edizione della Norma CEI 64-7 temporaneamente in vigore solo per la parte dedicata appunto agli impianti serie. Per la restante parte, la CEI 64-7 era già stata abrogata in seguito alla pubblicazione della Sezione 714 "Impianti di illuminazione situati all'esterno" della Norma CEI 64-8.
Ricordiamo che tali impianti non vengono più da tempo utilizzati per l’illuminazione pubblica, ed il loro impiego è ormai confinato quasi esclusivamente per l’illuminazione delle piste di atterraggio negli aeroporti.
Una delle problematiche principali riguardo a questi tipi di impianti è il sistema di regolazione della corrente: il progetto di norma afferma che la variazione della corrente non deve superare il 2% in corrispondenza di qualsiasi condizione di carico per una variazione in più o in meno del 10% della tensione di alimentazione dell'apparecchiatura di regolazione della corrente rispetto al valore nominale.
Altro punto debole degli impianti serie è la protezione contro le interruzione del circuito di alimentazione. Infatti gli impianti in serie devono essere in grado di mantenere la continuità del circuito nel caso di guasto ad una o più lampade. La protezione viene generalmente realizzata:
a) per gli impianti con lampade inserite tramite alimentatore, impiegando alimentatori progettati in modo da funzionare anche con circuito secondario aperto;
b) per gli impianti con lampade inserite direttamente nel circuito, installando una valvola di tensione in parallelo a ciascuna lampada.
Gli impianti a tensione fino a 1000V c.a. devono essere dotati di dispositivi atti ad interrompere l'alimentazione a monte dell’apparecchiatura di regolazione della corrente allorché la corrente nel circuito di alimentazione scende a valori inferiori a 0,2 In (In corrente nominale dell’impianto in serie).
Gli impianti a tensione maggiore di 1000 c.a. devono essere dotati di dispositivi atti ad interrompere, entro un tempo massimo di 1 s, l'alimentazione a monte dell'apparecchiatura di regolazione della corrente allorché la corrente nel circuito di alimentazione scende a valori inferiori a 0,2 In.
I circuiti serie/serie devono essere dotati di dispositivi atti a cortocircuitare il secondario del
trasformatore nel caso di interruzione del circuito secondario. Questa protezione viene generalmente realizzata con una valvola di tensione inserita in un dispositivo che consente anche il sezionamento del circuito secondario dal circuito primario.
Per la protezione contro i contatti indiretti devono essere collegate a terra tutte le masse, mentre non è richiesta la messa a terra di parti metalliche poste ad una distanza inferiore ad 1 m dai conduttori nudi di linee elettriche aeree di alimentazione purché:
– tali parti metalliche risultino isolate dalle restanti parti dell’impianto (fune di sospensione,
pali, ecc.);
– tali parti metalliche vengano considerate in tensione e trattate alla stregua dei conduttori
nudi di alimentazione per quanto concerne i distanziamenti di sicurezza che devono venire
osservati dagli operatori in occasione di interventi sugli impianti.
I componenti elettrici devono avere, per costruzione o per installazione, almeno il grado di protezione P33, a meno che le condizioni di installazione non prevedano spruzzi, nel qual caso occorre un grado di protezione più elevato. Per gli apparecchi di illuminazione il grado di protezione IP23 è sufficiente quando il rischio di inquinamento ambientale è trascurabile, e se gli apparecchi di illuminazione sono posti a più di 2,50 m al di sopra del livello del suolo.
Per i componenti interrati o installati in pozzetto occorre un grado di protezione IPX7 se è previsto il drenaggio, o IPX8 nel caso in cui sia prevedibile un funzionamento prevalentemente sommerso; per gli apparecchi di illuminazione in galleria occorre un grado di protezione IPX5.
Facciamo notare che il testo dei progetti di norma non è definitivo e come tale può subire modifiche, anche sostanziali, alla pubblicazione definitiva.