Partendo dal presupposto che i principi di base del cablaggio strutturato non sono applicabili solo ad uno specifico ambiente, recentemente sono stati studiati sistemi di cablaggio evoluti anche per l’ambiente residenziale.
Tuttavia in questo caso bisogna tenere conto della presenza di una maggiore varietà dei servizi e dei relativi segnali, e anche della difficoltà di trovare abitazioni fornite delle opportune infrastrutture edilizie.
I risultati che sono stati ottenuti nell’ambito normativo nazionale, sono contenuti nella guida CEI 306-2 Ed. 2 “Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali” [3].
Alcune raccomandazioni relativamente alla struttura del cablaggio residenziale sono:
- progettare il cablaggio con topologia a stella, cioè
collegare tutte le prese d’utente direttamente ad un punto dell’appartamento,
detto centrostella, possibilmente baricentrico e non destinato ad altre
funzioni;
- prevedere al centrostella un organo di distribuzione su cui
attestare i cavi dei rami della stella e quelli che portano i segnali/ servizi
che entrano nell’appartamento, nonché i componenti, attivi o passivi, necessari
per la configurazione della rete; come esempio si veda la figura 1, tratta dalla
guida [3];
- utilizzare cavi a 4 coppie simmetriche almeno di categoria
5 (che hanno cioè una massima frequenza utile di 100 MHz) per la trasmissione
dei segnali di telefonia e dati, e cavi coassiali qualificati sino a 3 GHz per
la distribuzione dei segnali televisivi terrestri e satellitari. Il numero dei
cavi utilizzati dipende dal livello (base o avanzato) dei servizi/segnali
previsti nell’ambiente;
- prevedere almeno un punto di utilizzazione per ogni ambiente (più di uno nelle stanze di grosse dimensioni) per poter cambiare l’arredamento senza perdere le funzionalità preesistenti.
Oltre a queste raccomandazioni, sono necessari altri accorgimenti
relativi alla predisposizione delle infrastrutture, per poter
fruire di nuovi servizi, anche in un secondo tempo rispetto alla realizzazione
dell’impianto, senza la necessità di intervenire con opere murarie; tali
accorgimenti permetteranno inoltre una grande flessibilità nell’utilizzo dei
servizi all’interno dell’ambiente domestico.
A questo proposito nella guida [3] vengono descritte le caratteristiche che dovrebbero avere tutti i condotti che fanno capo al centrostella: diametro utile, presenza di scatole di derivazione (rompitratta), raggi di curvatura, dimensioni dei punti di utilizzazione, ecc.
I condotti previsti sono di diversi tipi e fanno tutti capo al centrostella; servono per i collegamenti con l’esterno dell’edificio (antenne terrestri e satellitari, reti telefoniche e dati, reti di distribuzione del condominio), con tutti i punti di utilizzazione interni all’abitazione, con l’impianto elettrico, e con altri eventuali impianti tecnologici soggetti ad una gestione separata.
Queste raccomandazioni sono applicabili appieno solo nel caso di nuove costruzioni o di ristrutturazioni radicali; tuttavia il cablaggio indicato può servire come punto di riferimento anche nel caso di infrastrutture esistenti inadatte: ad esempio nella guida [3] si indica come ottenere una topologia a stella “logica”, partendo da una infrastruttura ad albero (si veda la figura 2).
Gli aspetti del cablaggio residenziale, ovviamente, non si esauriscono nella topologia e nella predisposizione delle infrastrutture. Per ottenere la qualità, l’affidabilità e la sicurezza (per le persone) bisogna considerare anche i componenti, le protezioni, ecc.
Di seguito si prova a fare un elenco degli aspetti non trattati, rimandando alla guida [3] per gli approfondimenti:
- caratteristiche dei cavi (a coppie simmetriche, coassiali, a fibra ottica);
- caratteristiche dei connettori nei punti di utilizzazione;
- funzioni e dimensioni del complesso di distribuzione (al centrostella);
- caratteristiche dei collegamenti;
- protezioni contro i contatti diretti e indiretti;
- installazione e collaudo;
- documentazione da fornire e identificazione dei componenti.
Per dare un’idea più concreta di quanto viene trattato, nelle appendici della guida [3] sono stati inseriti molti esempi di tipologie di distribuzione.
Per finire, l’ultima appendice contiene delle considerazioni economiche sul costo parametrico di un cablaggio avanzato, comparato con un cablaggio tradizionale e rapportato al costo di un appartamento di medie dimensioni di Milano o di Roma.