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I quadri di bassa tensione – Norma EN 61439-1 - Prima parte

Pubblicato: 26 aprile 2011 Categoria: Guide e approfondimenti
I quadri di bassa tensione – Norma EN 61439-1 - Prima parte

Le norme di riferimento per i quadri elettrici di bassa tensione sono la EN 61439-1 (CEI 17-113) \"Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali” e la EN 61439-2 (CEI 17-114), \"Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenza\", pubblicate in contemporanea nel gennaio 2010.

A queste due norme, le prime fra un gruppo di norme sui quadri di bassa tensione per le quali è in atto il rifacimento, dovrebbe seguire una serie di fascicoli così identificati:

  • EN 61439-0: Guida di applicazione e supporto alla specificazione dei quadri;
  • EN 61439-3: Quadri di distribuzione per personale non addestrato (sostituirà la norma EN 60439-3);
  • EN 61439-4: Quadri per cantiere (sostituirà la norma EN 60439-4);
  • EN 61439-5: Quadri di distribuzione per reti pubbliche (sostituirà la norma EN 60439-5);
  • EN 61439-6: Condotti sbarre (sostituirà la norma EN 60439-2).

La EN 61439-1 (CEI 17-113) si applica ai quadri di bassa tensione, indipendentemente dalla forma e dalla dimensione.
Non è applicabile ai dispositivi singoli e a unità funzionali autonome che rispondono alle specifiche norme (avviatori di motori, interruttori di manovra con fusibili, apparecchi elettronici, ecc).
Un quadro elettrico può essere definito come un’apparecchiatura costituita da una \"combinazione di uno o più apparecchi di protezione e/o di manovra, con gli eventuali dispositivi di comando, misura, segnalazione, protezione, regolazione, ecc., completamente montati sotto la responsabilità del costruttore, con tutte le interconnessioni elettriche e meccaniche interne, compresi gli elementi strutturali di supporto\".


Siamo nell’ambito della bassa tensione e dunque la tensione nominale non deve essere superiore a 1000 V in corrente alternata o 1500 V in corrente continua. Nessun limite, né superiore né inferiore, è invece previsto per la corrente nominale del quadro.
Per quanto concerne l’installazione e la collocazione si possono suddividere in fissi, mobili, trasportabili, per interno, per esterno, in involucro oppure a giorno, mentre in relazione alla funzione possono essere di distribuzione, comando, generazione, regolazione, trasformazione.


Non si escludono nemmeno condizioni particolari di servizio quali ad esempio l’impiego su navi, su veicoli, a bordo macchina e in luoghi con presenza di atmosfere esplosive.
Non sussiste più la distinzione fra quadri costruiti in serie (AS quadro totalmente sottoposto a prove di tipo) o non in serie (ANS quadro parzialmente sottoposto a prove di tipo). Ora la norma si applica sia ai quadri costruiti come singolo esemplare sia in grande o piccola serie, sia provati in fabbrica che verificati con metodi analitici o di confronto.


La norma non è applicabile ai dispositivi singoli e a unità funzionali autonome che rispondono a specifiche norme di prodotto (es. avviatori di motori, interruttori di manovra con fusibili, apparecchi elettronici, ecc). Il campo di applicazione della norma EN 61439-1 si potrebbe teoricamente estendere anche ai quadri per uso domestico e similare. Poiché la sua applicazione risulterebbe inutilmente gravosa, per i piccoli centralini domestici ci si può riferire, semplificando notevolmente le procedure di verifica, ad una specifica norma, la CEI 23-51, appositamente redatta per questi piccoli quadri.

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