Seleziona il distributore

Seleziona il distributore che desideri utilizzare per il tuo carrello.

Distributore

Dimensionamento del condotto sbarre

Pubblicato: 15 giugno 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Dimensionamento del condotto sbarre
Per il dimensionamento dei condotti sbarre (fig. 3), in relazione alla potenza totale dei carichi che si devono alimentare, occorre preliminarmente determinare la corrente di impiego Ib moltiplicata per un fattore di contemporaneità e di utilizzo.

I dati che devono essere presi in considerazione per il calcolo della Ibsono:

  • Tipo di alimentazione dei carichi, monofase o trifase;
  • Tipo di alimentazione del condotto sbarre che può essere realizzato da un estremo, da entrambi gli estremi o con alimentazione centrale;
  • Tensione nominale di alimentazione Un;
  • Corrente di corto circuito nel punto di alimentazione ICC;
  • Temperatura ambiente;
  • Coefficiente di contemporaneità kC e di utilizzo kU;
  • Numero, distribuzione, potenza e cosfi e tipo dei carichi alimentati dalle stesse sbarre;
  • Lunghezza della conduttura.

    La corrente di impiego Ib in un sistema trifase si calcola in base alla nota formula:

    Ib =
    Pt • ka
    (A)
    √3 • Un • cos φ

    dove:
    Pt è la somma totale delle potenze attive dei carichi installati in [W];
    Un è la tensione nominale del sistema in V;
    cosfi è il fattore di potenza medio dei carichi;
    ka è un fattore che tiene conto del tipo collegamento adottato per l’alimentazione pari a: 1 o a ½ a seconda che si alimenti la conduttura da un solo lato oppure da entrambi i lati o dal centro. La corrente di impiego così calcolata può essere aumentata di una certa percentuale per tenere conto di possibili ampliamenti futuri.

    Calcolata la Ib si deve scegliere un condotto sbarre con una portata Iz che soddisfi la seguente relazione:

    Ib ≤ IZ0 • kt = Iz

    dove:
    IZ0 è la corrente che la conduttura (condotto sbarre) può portare per un tempo indefinito alla sua temperatura di riferimento t (35 °C);
    Ib è la corrente di impiego;
    kt è il coefficiente di correzione per valori della temperatura ambiente diversi da quello di riferimento.

    Il passo successivo prevede la verifica della protezione contro il sovraccarico. Si deve avere:

    Ib ≤ In ≤ IZ (interruttori magnetotermici)
    Ib ≤ 0,9 • In ≤ IZ (fusibili)

    dove:
    Ib è la corrente di impiego per il quale è dimensionato il circuito;
    In è la corrente nominale del dispositivo di protezione oppure la corrente regolata per dispositivi a corrente In variabile;
    Iz è la corrente che il condotto sbarre può portare per un tempo indefinito.

    La protezione contro gli effetti della corrente di cortocircuito deve considerare sia i problemi termici sia elettrodinamici. Devono essere verificate le seguenti relazioni:

    I2t ≤ ICW (1S)

    dove :

    I2t è l’energia specifica lasciata passare dall’interruttore di protezione in corrispondenza della massima corrente di cortocircuito nel punto di installazione, rilevabile dalle curve riportate sui cataloghi degli interruttori;
    Icw è la corrente nominale ammissibile di breve durata (1s) del condotto sbarre.

    ICC ≤ ICS

    dove:

    Icc è la corrente di cortocircuito presunta nel punto di alimentazione del condotto a sbarre;
    Ics è il potere di cortocircuito di servizio del dispositivo di protezione.

    IpI ≤ Ipk

    dove:

    IpI é il valore di picco lasciato passare dall’interruttore di protezione in corrispondenza della massima corrente di cortocircuito nel punto di installazione, rilevabile dalle curve di limitazione riportate sui cataloghi degli interruttori;
    Ipk è il valore di picco della corrente di corto circuito che il condotto sbarre può sopportare.

Allegati scaricabili
La distribuzione mediante condotti elettrici prefabbricati