Diagnostica

Pubblicato: 7 luglio 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Diagnostica
La situazione irregolare, quando non viene rilevata dal differenziale, deve essere diagnosticata tramite opportune verifiche da effettuarsi prima della messa in servizio degli impianti e durante gli interventi di manutenzione.

Per gli impianti soggetti alle verifiche periodiche di legge, di cui al DPR 462/02, l’anomalia viene rilevata nel corso delle verifiche. Il verificatore deve appurare se nell’impianto è presente la messa al neutro delle masse e nel caso che sussista tale eventualità deve discriminare ove è ubicato il collegamento tra conduttore di protezione ed il neutro, se a valle dell’interruttore differenziale generale dell’impianto utilizzatore oppure a monte.

Ciò con la finalità di individuare ove è localizzata l’anomalia per definire i compiti e la responsabilità della eliminazione della messa al neutro accidentale intervenendo opportunamente sull’impianto.

I casi che possono verificarsi sono i seguenti:

  • collegamento accidentale a valle dell’impianto utilizzatore (figura 3) con responsabilità oggettiva del titolare dell’impianto;
  • collegamento accidentale a monte dell’impianto utilizzatore dovuto ad altro impianto utilizzatore presente nell’edificio, connesso al medesimo impianto di terra (figura 4): responsabilità oggettiva di altri soggetti;
  • collegamento accidentale o volontario a monte dell’impianto utilizzatore originato dal Distributore pubblico (figura 5): responsabilità oggettiva del Distributore pubblico.

I metodi di verifica da adottarsi, in alternativa, per appurare la presenza dell’anomalia sono i seguenti:

  • misura della resistenza dell’anello guasto con il metodo Loop- Test;
  • misura della resistenza di isolamento del neutro rispetto a terra con impianto fuori tensione e con apparecchi utilizzatori distaccati; nel caso non sia possibile distaccare gli apparecchi dell’impianto è necessario valutare se la tensione originata dallo strumento ed applicata all’impianto sia compatibile con le tensioni di tenuta degli isolamenti delle apparecchiature installate, in particolare dei componenti elettronici.

Adottando il metodo del Loop-Test se il valore misurato della resistenza Fase-PE/Terra presenta valori uguali o inferiori a quelli della resistenza Fase-Neutro si è in presenza del finto TT e pertanto è necessario procedere per una successiva misura con neutro interrotto, in corrispondenza del punto di misura; l’operazione è da effettuare con l’interruttore onnipolare oppure con scollegamento dalla morsettiera di connessione, se trattasi di un apparecchio utilizzatore.

Se il valore misurato è superiore a quello precedentemente rilevato siamo in presenza di una anomalia nell’impianto utilizzatore in esame e di conseguenza si dovrà procedere per l’eliminazione del collegamento tra neutro e conduttore di protezione o tra neutro e le masse.

Se invece il valore è eguale al precedente la connessione è ubicata a monte dell’impianto utilizzatore.

Le due ipotesi che possono verificarsi, i parametri in gioco e le modalità di misura sono illustrate nella figure 6 e 7.

È necessario durante le misure adottare particolari cautele nell’interrompere esclusivamente il neutro, per esempio scollegandolo dalle morsettiere di connessione senza sezionamento dei conduttori di fase; infatti possono verificarsi situazioni pericolose per le seguenti motivazioni:

  • se a valle di un circuito trifase, sono presenti utilizzatori monofasi con potenze differenti, alimentati da fasi diverse, possono verificarsi danni poiché gli utilizzatori con potenza minore sono soggetti ad una tensione superiore a quella nominale;
  • se il collegamento accidentale è a valle e la massa con connessione al neutro è sprovvista di conduttore di protezione (ipotesi poco probabile) essa assume il valore della tensione di fase.

Allegati scaricabili
Il finto TT

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