Pubblicato: 12 maggio 2012
Categoria: Guide e approfondimenti

Dopo aver optato, fra le diverse soluzioni tecnologiche, per l’automatizzazione
di un processo industriale con un controllore programmabile, è opportuno
considerare, per la sua scelta, i seguenti punti:
Per facilitare la configurazione dei PLC i costruttori mettono a disposizione programmi o file. Ad esempio la Omron fornisce, per i PLC CJ1, il file, da utilizzare con il foglio elettronico Microsoft Excel.
Il configuratore permette di selezionare i moduli disponili alla data di rilascio del file e verificare la correttezza della configurazione.
- numero e tipo di segnali che si devono elaborare, ovvero il numero degli I/O
e segnali analogici e/o digitali necessari per realizzare l’automazione; si
tenga inoltre conto di un 20% in più per eventuali futuri ampliamenti; nella
scelta occorre considerare anche il numero massimo per un determinato tipo di
controllore al fine di evitare la sostituzione dell’apparecchiatura in presenza
di modifiche all’impianto;
- disponibilità di moduli speciali: moduli di ingresso veloce, controllo assi,
moduli master per bus di campo, moduli per il collegamento in rete con altri PLC
o PC (possibilità questa utile per la diagnosi dei guasti e per la risoluzione
delle problematiche di interfacciamento uomo/macchina), lettori per codici a
barre;
- tipo di istruzioni disponibili in relazione al tipo di software applicativo
che si vuole realizzare; quindi, oltre alla presenza delle istruzioni base, la
possibilità di utilizzare istruzioni avanzate che possono facilitare la
realizzazione di software complessi;
- volume dell’elaborazione che deve svolgere il PLC, ovvero la quantità di
memoria presente nel controllore (K parole di memoria) e la possibilità di
espanderla;
- tempo di ciclo del PLC, al fine di verificare se il controllore è
sufficientemente veloce per l’automazione che si intende realizzare;
- tipo di sensori e attuatori, ovvero la possibilità di collegamento agli
ingressi di sensori in corrente alternata o continua e, in questo caso, se del
tipo NPN o PNP; sulle uscite, la possibilità di scelta tra il tipo a relè
(funzionano in AC o DC e garantiscono l’isolamento galvanico, ma hanno una
limitata vita operativa meccanica), a transistor (DC) e a tiristore (AC) (hanno
un funzionamento statico e, pur non fornendo un isolamento galvanico e
richiedendo valori di tensione di funzionamento più precisi, hanno maggiore
affidabilità e minore tempo di risposta);
- tipo di morsettiere disponibili (a vite, a molla, ecc.) al fine di
facilitare il cablaggio e la manutenzione (morsettiere staccabili);
- tipo di memorie installabili, per esempio RAM tamponate, EPROM, EEPROM,
Memory card, ecc.;
- verifica delle caratteristiche ambientali, in relazione ad esempio alla
temperatura ambiente, alla presenza di vibrazioni, alla pressione atmosferica,
all’umidità, all’altitudine del luogo di installazione, al grado di protezione;
- assistenza tecnica, ovvero la possibilità di ricorre, in caso di necessità,
a tecnici specializzati sul modello utilizzato, nonché la possibilità di corsi
di formazione;
- per quanto riguarda la vita operativa, si consiglia di scegliere modelli
immessi recentemente sul mercato al fine di evitare un’obsolescenza precoce;
- linguaggi di programmazione, ovvero la possibilità di programmare il PLC con
diversi linguaggi di programmazione, in relazione alla preparazione tecnica del
personale addetto alla programmazione; vale la pena ricordare che
l’aggiornamento del personale ha un suo costo ed è da preferire un sistema di
programmazione che prevede un comune personal computer dotato di apposito
software interfacciato con il PLC;
- costo delle apparecchiature e verifica del rapporto qualità prezzo;
normalmente i costruttori di macchine si specializzano su alcune marche, al fine
di ridurre i costi di acquisto, di utilizzo o di programmazione;
- costo delle interruzioni del funzionamento dell’impianto, legato alla reperibilità dei pezzi di ricambio non solo nel luogo in cui la macchina è costruita, ma anche dove la macchina sarà installata, nonché i tempi di consegna dei pezzi di ricambio;
Per facilitare la configurazione dei PLC i costruttori mettono a disposizione programmi o file. Ad esempio la Omron fornisce, per i PLC CJ1, il file, da utilizzare con il foglio elettronico Microsoft Excel.
Il configuratore permette di selezionare i moduli disponili alla data di rilascio del file e verificare la correttezza della configurazione.
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