Antidisturbo delle bobine

Pubblicato: 19 ottobre 2012 Categoria: Altro
Antidisturbo delle bobine

Per lo smorzamento di tali sovratensioni si utilizzano dei componenti antidisturbo montati in parallelo alla bobina dei contattori: gruppi RC, diodi e varistori.

I gruppi RC smorzano il fronte ripido di salita della sovratensione di scarica (du/dt) e i picchi di tensione.
L’utilizzo dei gruppi RC permette di influire solo minimamente sui tempi di apertura del contattore che aumentano di pochi millisecondi. Esiste il problema che non si adattano molto bene all’impiego in corrente continua.
Inoltre, va tenuto in considerazione che assorbono una piccola corrente nel funzionamento ordinario e all’inserzione assorbono un picco di corrente molto intenso a causa della carica del condensatore.

I diodi limitano fortemente i picchi di tensione, ma aumentano purtroppo considerevolmente i tempi di apertura (da 6 a 9 volte).
Solo la combinazione del diodo normale con quello Zener (speciale tipo di diodo) le aumenta solo da 2 a 6 volte, ma presenta però un costo elevato.
Il grosso limite è però costituito dal fatto che possono funzionare solo in corrente continua.

I varistori (particolari semiconduttori che presentano delle resistenze variabili con la tensione) non influenzano i tempi di apertura (che aumentano solo da 2 a 5 ms), pur limitando notevolmente i picchi di tensione.
Però a differenza dei gruppi RC non smorzano il fronte ripido di salita e questo potrebbe determinare, in talune situazioni, accoppiamenti capacitivi in grado di generare dei disturbi nei sistemi elettronici adiacenti.
Si adattano indifferentemente bene sia in corrente continua sia in corrente alternata, e questo è sicuramente il loro vantaggio principale.

Esistono contattori che hanno già integrati gli antidisturbo. La scelta di questi componenti si effettua sulla base della tensione di alimentazione, selezionando un componente con una tensione uguale o poco superiore a quella del circuito.