I nuovi paletti introdotti dal Decreto Legislativo n. 28/2011 per gli impianti fotovoltaici su terreni agricoli riportano un’eccezione: non si applicano ai terreni abbandonati da almeno 5 anni
Secondo il Decreto Romani spetta alla Regioni determinare le singole zone caratterizzate da fenomeni di abbandono, definendo pertanto le norme e le procedure per la notifica ai proprietari e agli aventi diritto della avvenuta classificazione.
Il Veneto ha disciplinando i criteri per la presentazione e l’istruttoria delle domande presentate da quanti sono interessati alla classificazione di terreno abbandonato, con l’obiettivo di installarvi un impianto fotovoltaici. All'Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura, Avepa), spetterà il compito di gestire tecnicamente ed amministrativamente i vari procedimenti, mediante sopralluogo in campo ed eventuale documentazione probatoria.
“Il provvedimento riguarda l’applicazione del Decreto Legislativo del marzo scorso sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, che per evitare possibili speculazioni ha introdotto tre tipi di limitazioni, che operano contemporaneamente, alla possibilità che i grandi impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in zone agricole possano usufruire degli incentivi all’esercizio previsti dal ‘Conto Energia’. Per questi limiti è stata prevista una deroga nel caso gli impianti fotovoltaici vengano installati in aree agricole su terreni abbandonati da almeno cinque anni. Tutelare il terreno agricolo è infatti una esigenza strategica che non può essere messa a rischio rispetto a convenienze non agricole”.
Fonte: necsi.it