TVCC per la videosorveglianza

Pubblicato: 4 gennaio 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
TVCC per la videosorveglianza
Telecamere di videosorveglianza: inaccettabile violazione della privacy o semplicemente un efficace mezzo di prevenzione della criminalità? Difficile dirlo.

Tuttavia, come insegna l’esperienza di altri paesi, l’utilità o meno di un sistema di videosorveglianza dipende dal contesto e dalle condizioni d’uso. La registrazione di immagini relative ad un reato può ad esempio facilitare l’identificazione dei responsabili. Ricordiamo che il codice di procedura penale (art. 234 comma 1) ammette l’uso di prove documentali, come immagini videoregistrate.

Le immagini videoregistrate possono essere conservate di norma per 7 giorni. Ci sono due eccezioni: le registrazioni relative a fatti criminosi già avvenuti, oppure il caso in cui venga effettuata una specifica richiesta da parte dell’autorità competente, relativamente ad attività investigative in atto.

Infatti “ è consentita l’acquisizione di scritto o di altri documenti che rappresentino fatti, persone o cose mediante la fotografia, la cinematografia, la fonografia o qualsiasi altro mezzo”. Una cosa è certa: sempre più, nei prossimi anni, si svilupperanno tecniche di videocontrollo che, se non utilizzate in modo adeguato, potranno effettivamente ledere il diritto alla privacy.

Il problema è dunque piuttosto complesso. Progettisti, installatori e utenti saranno chiamati a garantire, ognuno per quanto gli compete, un ragionevole equilibrio tra sicurezza e riservatezza (questo anche in ottemperanza al recente D.lgs. 30 giugno 2003, n°196 in materia di protezione dei dati personali).

A tal proposito è intervenuta anche l’Autorità Garante della Privacy che, mentre consiglia un uso ponderato dei sistemi di videosorveglianza, propone nuove regole sia per il settore pubblico sia per quello privato. Un impianto di videosorveglianza è considerato legittimo solo se commisurato agli scopi che si intendono perseguire, e se attivato quando non sia possibile mettere in atto altre misure di protezione equivalenti (sistemi d’allarme, altri controlli fisici o logistici, misure di protezione agli ingressi ecc.). In ogni caso le persone devono essere sempre avvisate quando un’area è sottoposta a videosorveglianza (fig. 1) e la presenza di sistemi di controllo non deve mai invadere la privacy delle persone.

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