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Terza parte

Pubblicato: 13 settembre 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Terza parte
I diodi Led necessitano di opportuni circuiti di pilotaggio o, più semplicemente, di una resistenza limitatrice. Negli impianti industriali è possibile utilizzare dei visualizzatori a 7 segmenti che occupano lo spazio di una lampada di segnalazione. Questi dispositivi, comandati generalmente utilizzando alcuni codici (per esempio, quello bcd) consentono di visualizzare tutti i numeri da 0 a 9 e alcune lettere A, b, C, d, E, F. Nella parte posteriore è presente una morsettiera che consente i collegamenti per il comando (morsetti da 1 a 9), i collegamenti necessari per l’alimentazione (morsetti 11 e 12 rispettivamente 0 V e 24 V DC) e il morsetto 10 per il comando del punto decimale.

Il comando a 24 V DC può avvenire secondo quanto riportato nella tabella di figura 13b che prevede il comando 1 su 10 o mediante il comando secondo il codice Bcd, riportato nella figura 13c, il visualizzatore riporterà il numero o la lettera corrispondente.

Tabella 4 - Codifica dei colori per ausiliari di comando e segnalazione secondo la norma CEI 16-6
Colore
Codice letterale
Colore
Codice letterale
Nero
BK
Grigio (ardesia)
GY
Marrone
BN
Bianco
WH
Rosso
RD
Rosa
PK
Arancione
OG
Oro
GD
Giallo
YE
Turchese
TQ
Verde
GN
Argento
SR
Blu (compreso azzurro)
BU
Verde - giallo
GNYE
Viola (porpora)
VT
-
-

Questi visualizzatori sono disponibili in genere in diversi colori (per esempio rosso, verde e giallo) a seconda del tipo di segnalazione che devono dare (conferme, allarmi, conteggi, tempi, eccetera); basterà associare ad ogni numero o lettera un messaggio opportuno (è possibile visualizzare un solo messaggio alla volta). Se l’impianto comprende molte lampade, può essere utile un pulsante provalampade, come mostrato nello schema di figura 15. Per provare le lampade è sufficiente premere il pulsante di prova S1; i diodi V1, V2, ecc. servono per disaccoppiare il circuito di prova dal circuito di comando delle singole lampade.

Su moderni impianti che utilizzano i plc possono essere usati, al posto degli indicatori luminosi, dei visualizzatori elettronici in grado, mediante un display, di visualizzare messaggi. Le pulsantiere vengono realizzate riunendo insieme pulsanti, selettori e indicatori luminosi in un unico contenitore; possono essere del tipo fisso se sono rigidamente fissate alla macchina, oppure del tipo mobile; in quest’ultimo caso la pulsantiera può essere spostata, ovviamente nei limiti imposti dalla lunghezza dei cavi.

La disposizione delle apparecchiature sulla pulsantiera è fissata dalle norme. Il diametro dei fori deve essere compatibile con il diametro esterno della flangia dell’organo di comando, in genere di Ø 22 mm o di Ø 30 mm, mentre l’interasse di foratura deve essere almeno di 30 mm. La pulsantiera può essere in lega di alluminio pressofuso oppure in materiale plastico isolante ad alta resistenza meccanica e normalmente è in grado di ospitare 1÷5 posti di montaggio, garantendo un grado di protezione massimo di IP65. La norma Cei 17-17 identifica i contatti ausiliari di comando con i numeri 1-2 se il contatto è in apertura (NC) e con i numeri 3-4 se il contatto è in chiusura (NA). I morsetti delle lampade di segnalazione vengono invece identificati con X1 se è di entrata e con X2 se è di uscita. Negli schemi elettrici si deve indicare, a sinistra del segno grafico che identifica l’organo ausiliario (pulsante, selettore, eccetera) oltre al codice letterale di identificazione, il colore associato alla funzione svolta; a pagina 67 viene riportata una tabella che elenca i codici letterali dei colori secondo la norma Cei 16-6.

Tabella 5 - Esempio di segnalazione \"semaforica\" applicabile nell\'area d\'azione del braccio di un robot
Colore semaforo
Predisposizione
Effetto
Verde
Macchina ferma, in condizioni di sicurezza Accesso possibile in ogni momento senza conseguenze, sia sul ciclo macchina, sia sulla sicurezza delle persone
Giallo
Macchina predisposta per il funzionamento “rallentato” Accesso limitato al personale di manutenzione, idoneamente informato sui rischi
Rosso
Macchina in funzionamento normale Accesso vietato. La serratura viene bloccata tramite un elettromagnete, oppure, se aperta, determina l’attivazione di una sirena d’allarme e l’arresto delle parti pericolose

Nelle macchine industriali vengono utilizzate delle torrette luminose componibili che hanno lo scopo di indirizzare determinate informazioni a persone che non siano gli operatori. Il loro fine può essere quello di fungere da “semaforo” per manutentori, secondo una logica finalizzata esclusivamente alla loro sicurezza. Diverso è il caso in cui le torrette dovessero segnalare lo stato in cui si trova la macchina (in normale funzionamento, ferma, ferma per avaria, eccetera).

Il loro significato dovrebbe allora essere conforme agli indirizzi della tabella 3 e non riguardare la sicurezza (se non indirettamente) delle persone o dell’ambiente. Occorre evitare la promiscuità dei segnali nell’ambito di una stessa torretta: non possono venire abbinati i segnali destinati alla sicurezza dei manutentori con quelli relativi alle condizioni di funzionamento della macchina.

Alle torrette ed ai relativi colori vanno conferite, quindi, funzioni logiche di significato cromatico ben definito ed univoche nell’ambito, per esempio, dello stesso stabilimento industriale.

In altre parole, tutte le persone presenti in quell’ambito devono essere informate del fatto che le torrette servono a segnalare la situazione di sicurezza, oppure ad indicare condizioni di processo. Da una stessa torretta sono trasmissibili fino a 5 messaggi, compresa eventualmente anche una segnalazione acustica.

Questi componenti sono disponibili in commercio sia con lampade ad incandescenza che con diodi luminosi Led.

Alcuni modelli sono disponibili con il cavo di collegamento già cablato (3÷4 m) e con i singoli moduli pre-montati; eliminando il cablaggio e l’assemblaggio dei singoli moduli è possibile ottimizzare i costi di installazione e di manutenzione, riducendo nel contempo gli errori e i costi di gestione dei prodotti a magazzino.

I modelli di torrette luminose con lampade ad incandescenza montano normalmente lampade da 10 W con attacco a baionetta. Queste torrette sono composte da una struttura che alloggia i portalampada (da 1 a 4) e le relative connessioni per i cavi. Le lenti sono disponibili in vari colori (neutro, rosso, giallo/arancione, verde, blu) e montate nella sequenza desiderata. La base della torretta, che può essere fornita di asta di fissaggio anche a 90°, può essere rivestita da uno speciale materiale gommoso o essere dotata di apposite guarnizioni in gomma che assorbono le vibrazioni, aumentando così la durata della lampada ad incandescenza. Sono disponibili moduli a luce continua o continua/lampeggiante, nonché con un dispositivo acustico bitonale (90 dB).

In alcuni casi è possibile impostare mediante microinteruttori (dip-switch) il tipo di suono, la durata e il volume.Le torrette che utilizzano led hanno anch’esse una struttura modulare: possono essere montate nella sequenza desiderata con luce continua e/o lampeggiante e possono infine montare una segnalazione acustica; hanno però un costo più elevato, anche se garantiscono una maggiore durata dei dispositivi luminosi.

Alcuni tipi hanno la caratteristica, grazie ad un particolare circuito interno (bus), di poter variare la configurazione mantenendo la corrispondenza del colore tra i cavi ed i moduli, indipendentemente dalla loro posizione.

L’articolo è una rielaborazione tratta dal libro “Fondamenti di impianti elettrici civili e industriali” di M. Barezzi, pubblicato dalla Editrice San Marco, a cui si rimanda per eventuali approfondimenti.


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