Sigle di identificazione dei fusibili

Pubblicato: 10 dicembre 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Sigle di identificazione dei fusibili

In relazione alla capacità di interrompere le sovracorrenti i fusibili sono rappresentati da due classi identificate con una lettera minuscola:

  • Cartuccia di tipo “g” (a pieno campo per uso generale) - Interrompono tutte le sovracorrenti che determinano la fusione dell’elemento fusibile fino al valore corrispondente al suo potere di interruzione nominale.
  • Cartuccia di tipo “a” (a campo parziale per uso combinato) - Interrompono tutte le correnti comprese tra la minima sovracorrente indicata sulla caratteristica tempo-corrente (k2In nella Figura 1) ed il suo potere di interruzione nominale.

In base a ciò che sono chiamati a proteggere i fusibili sono ulteriormente suddivisi in categorie. Alla lettera minuscola che individua il campo di intervento si aggiunge una lettera maiuscola che descrive l\'ambito d\'impiego.
Così ad esempio la lettera G indicherà un uso generale, la lettera M la protezione motori e la lettera R la protezione dei semiconduttori (figura 2).

Per scegliere un fusibile devono essere specificati tensione del sistema, frequenza e corrente presunta di cortocircuito. Devono inoltre essere valutate le caratteristiche tempo-corrente, in funzione dell’applicazione da proteggere e le caratteristiche di interruzione per stabilire se è necessario utilizzare i fusibili unitamente ad altri dispositivi di protezione contro le sovracorrenti. In relazione a quest’ultima caratteristica si possono distinguere due tipi di fusibili:

  • A “campo pieno” - il fusibile può interrompere qualsiasi corrente capace di portare a fusione l’elemento fusibile fino al suo potere nominale di interruzione. I fusibili a campo pieno possono essere autonomamente utilizzati come dispositivi di protezione.
  • A “campo parziale” - sono fusibili adatti ad una protezione di sostegno, destinati a interrompere le sole correnti di cortocircuito. Sono abitualmente impiegati quando si rende necessario aumentare il potere di interruzione di altri dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, come ad esempio gli interruttori automatici.

content gallery 1
content gallery 1