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Procedure di verifica per gli impianti di terra

Pubblicato: 27 maggio 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Documentazione necessaria

Per gli impianti soggetti alla legge 46/90, la documentazione tecnica dell\'impianto è costituita dalla dichiarazione di conformità e dagli allegati obbligatori previsti. Per gli impianti non soggetti alla legge 46/90, la dichiarazione di conformità ai sensi della legge 186/68 deve sempre essere prevista come atto omologativo dell\'impianto. Anche in questo caso la dichiarazione di conformità deve essere accompagnata da una documentazione di progetto secondo quanto indicato dalla norma tecnica. La documentazione del progetto esecutivo è essenziale per poter procedere alla verifica dell\'impianto. Per poter procedere alla verifica degli impianti di terra, si ritengono essenziali almeno le seguenti documentazioni con i relativi dati tecnici (tratte dalla tab. A-1 della Guida CEI 0-2) :

  1. Relazione tecnica-specialistica
    • dati del sistema elettrico, tipo di alimentazione, etc
    • criteri di dimensionamento dell\'impianto di terra
    • misure di protezione contro i contatti diretti e indiretti
    • scelta del tipo di impianti e componenti in relazione ai parametri elettrici e condizioni ambientali
  2. Elaborati grafici
    • schemi di sistema (per gli impianti complessi)
    • schemi elettrici (quadri elettrici MT e BT principali e secondari)
    • schemi planimetrici (impianto di terra, ubicazione dei quadri elettrici principali e destinazione d\'uso locali)
  3. Tabelle e diagrammi di coordinamento delle protezioni (per la protezione dai guasti a terra)
    • tipi di dispositivi di protezione
    • curve di intervento

Ulteriori documentazioni potrebbero essere necessarie per impianti complessi.


Strumentazione necessaria

Per l\'effettuazione delle prove relative alla verifica dell\'impianto di terra, si ritiene necessaria per ogni dipartimento ISPESL una dotazione che comprenda almeno le seguenti apparecchiature:

  • apparecchio per la prova della continuità dei conduttori di terra ed equipotenziali
  • misuratore della resistenza di isolamento
  • misuratori di resistenza (sistema TT) e impedenza (sistema TN) dell\'anello di guasto
  • misuratore o apparecchiatura per la misura della resistenza di terra con metodo volt-amperometrico e relativa attrezzatura
  • apparecchiatura per la misura della tensione di passo e di contatto (con corrente di prova fino a 10 A )
  • apparecchio per la prova di funzionalità degli interruttori differenziali
  • amperometro ad alta sensibilità per le misure delle correnti di primo guasto a terra
  • multimetri e voltmetri
  • misuratore di resistenza dei collegamenti equipotenziali (con caratteristiche richieste per locali ad uso medico)
  • misuratore di resistività del terreno e relativa attrezzatura (può essere utilizzato, se previsto per tale misura, il misuratore di resistenza di terra)

Durante l\'effettuazione delle misure si commettono errori strumentali, legati al tipo di strumento, e errore operativi, dovuti alla misura \"in campo\" come ad esempio resistenze addizionali nei circuiti di misura, disturbi nel terreno, disturbi convogliati, vicinanza di corpi metallici, procedure di misura non rispettate, etc. Questi si possono compensare o sommare rendendo \"incerto\" il risultato della misurazione. La valutazione, pertanto, della attendibilità della misura rappresenta la condizione perché si possa ritenere accettabile l\'errore complessivo.


Procedure di sicurezza

La verifica deve essere eseguita con la collaborazione e la presenza di una persona responsabile, esperta delle caratteristiche dell\'impianto, degli ambienti e delle procedure per l\'effettuazione in sicurezza delle prove. Le richieste necessarie alla effettuazione della verifica devono essere date dal verificatore direttamente alla persona responsabile che deve stabilire le forme di intervento. Se durante l\'effettuazione delle prove si presentano rischi per la presenza di parti attive, si devono adottare le procedure per effettuazione dei lavori elettrici (EN 50110 - CEI 11-48 Esercizio degli impianti elettrici e CEI 11-27) e devono essere utilizzati, ove necessario, i dispositivi di protezione individuali.

Si ricorda che per lavoro elettrico si intende \"Lavoro su, con od in prossimità di un impianto elettrico quale prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti, montaggi e ispezioni\".

E\' compito e responsabilità del datore di lavoro stabilire se il personale elettrico assegnato per l\'assistenza al verificatore abbia i requisiti professionali e sia in grado di effettuare le operazioni richieste, essendo inoltre opportunamente dotato di attrezzature e dispositivi di protezione individuali idonei.

In via del tutto generale, non esistono rischi per la presenza di parti attive, se le misure vanno effettuate senza rimuovere la protezione degli involucri. A solo titolo di esempio, e in via del tutto generale, non comportano rischi per la presenza di parti attive:

  • le prove di continuità;
  • la misura della resistenza dei collegamenti equipotenziali;
  • la misura della resistenza di terra col metodo volt-amperometrico con strumento di misura autoalimentato;
  • la misura della resistenza di terra con il metodo della resistenza globale; se la tensione viene prelevata da una apparecchiatura come ad esempio una presa a spina;
  • la prova di funzionamento dell\'interruttore differenziale, se la tensione viene prelevata da una apparecchiatura come ad esempio una presa a spina; ecc.

Possono comportare rischi per la presenza di parti attive, in quanto le misure vanno in genere effettuate, aprendo i quadri elettrici, su o in prossimità di parti attive non adeguatamente protette:

  • la misura dell\'impedenza di guasto nei circuiti TN
  • la misura della resistenza di terra con il metodo della resistenza globale se la tensione viene prelevata all\'interno di un quadro elettrico o altra apparecchiatura con rimozione dell\'involucro.

In tal caso le prove devono essere effettuate con tutte le precauzioni del caso e adottando tutte le procedure di sicurezza necessarie. Per la presenza delle parti attive bisogna tenere presente anche i rischi dovuti all\'arco, per eventuali cortocircuiti o guasti a terra durante le prove. Si ricorda che il rischio dovuto all\'arco è maggiore nei punti di impianto dove maggiore è la corrente di corto circuito, (es. le misure di impedenza di guasto in prossimità del quadro generale), e pertanto viene raccomandato un continuo controllo sullo stato e requisiti di sicurezza dei puntali della strumentazione e della cavetteria di misura.

Possono presentare rischi per la presenza di parti attive anche i circuiti di misura che si preparano \"in campo\", come ad esempio le misure di tensione di passo e di contatto o la misura della resistenza di terra con metodo volt-amperometrico quando si iniettano correnti di prova elevate mediante trasformatore. In tal caso devono essere adottate delle misure precauzionali perché non si verifichino situazioni pericolose durante le misure, delimitando i passaggi e recintando il dispersore ausiliario se questo può raggiungere tensioni pericolose durante l\'effettuazione delle misure.


Controlli da effettuare

La verifica va effettuata prendendo come riferimento la Guida CEI-ISPESL 64-14 \"Guida alla verifica degli impianti elettrici utilizzatori\" per la parte pertinente all\'impianto di terra. La verifica della corretta installazione va estesa anche a quelle parti dell\'impianto elettrico che nel corso della verifica dell\'impianto di terra sono di evidente e immediata osservazione da parte del tecnico verificatore con un controllo a vista (es. protezione dai contatti diretti, protezione dalle influenze esterne, installazione dei dispositivi di sezionamento e comando, colorazione dell\'isolamento dei conduttori, etc). Sono di seguito indicate in tabella, a titolo di esempio, le parti della Guida CEI 64-14 che normalmente sono interessate al controllo durante l\'effettuazione della verifica a campione in un ambiente ordinario.

Capitoli GUIDA CEI-ISPESL 64-14
Applicazione totale
Applicazione parziale
Cap. 1 - Scopo e procedure fondamentali
Per quanto applicabile
Cap. 2 - Protezione contro i contatti indiretti
si
Cap. 3 - Protezione contro i contatti diretti
p.r.d.v.
Cap. 4 - Protezione contro gli effetti termici e l’incendio
si
Cap. 5 - Installazione dei dispositivi di sezionamento e comando
p.r.d.v.
Cap. 6 - Scelta dei componenti elettrici e corretta installazione
p.r.d.v.
Cap. 7 - Identificazione dei circuiti e dei dispositivi di protezione
p.r.d.v.
Cap. 8 - Accessibilità per interventi operativi e di manutenzione
p.r.d.v.
Cap. 9 - Condutture e connessioni
p.r.d.v.
p.r.d.v. = per quanto riscontrabile durante la verifica, significa che non costituisce oggetto della verifica ma che comunque può essere riscontrato durante il controllo delle apparecchiature.

Una dichiarazione di conformità sprovvista di documentazione tecnica e degli allegati obbligatori non si può considerare atto omologativo dell’impianto. Pertanto la verifica dell’impianto di terra deve comportare anche l’esame della presenza delle documentazioni tecniche e allegati.

Nel caso di verifiche nei sistemi AT che necessitino per il completamento del controllo delle misurazioni delle tensioni di passo e contatto, qualora non documentate dall’utente, saranno effettuate d’ufficio dall’Istituto con fatturazione oraria, previa informazione al datore di lavoro sul verbale di verifica.


Casi particolari

Per gli impianti di terra negli ambienti a rischio di esplosione si ritiene necessario in relazione al tipo di impianto, che sarà valutato a discrezione del Dipartimento ISPESL, effettuare la verifica congiuntamente all\'Organismo Omologatore (ASL/ARPA) o in caso di impossibilità, di soprassedere alla verifica fino a quando l\'impianto non sarà omologato. Per impianti nei quali le aree classificate pericolose sono limitate ad ambienti ristretti la verifica da parte dell\'ISPESL può essere effettuata senza coinvolgere l\'Organismo Omologatore (ASL/ARPA).

Allegati scaricabili
Circolare ISPESL 13/2004

Documenti correlati
Testo della circolare (PDF 185 KB)
Modulistica (PDF 632 KB)