Pubblicato: 30 agosto 2012
Categoria: Guide e approfondimenti
Per effettuare la classificazione occorre conoscere le caratteristiche delle
polveri combustibili presenti; le più importanti sono:
- Combustibilità: attitudine di una polvere a bruciare in
strato
- Esplodibilità: attitudine di una polvere a esplodere in
nube
- Grandezza media delle particelle: le particelle di
grandezza superiore ai 500 micrometri non determinano una nube esplosiva. Se la
grandezza media supera i 500 micrometri occorre controllare la granulometria
(cioè la percentuale di particelle) per escludere l’esplodibilità (che significa
quantità trascurabili o assenti al di sotto dei 500 micrometri)
- Contenuto di umidità: con percentuali di umidità superiori
al 30%-50% la maggior parte delle polveri è inerte
- Campo di esplodibilità (LEL-UEL): di maggiore interesse è
il LEL, che rappresenta la più piccola quantità di polvere sospesa in un’unità
di volume di aria capace di accendersi
- Temperatura di accensione della nube Tcl e dello strato Tl:
in genere Tcl > Tl
- Energia minima di accensione: dipende dalla natura della
polvere, dalla granulometria, dall’uniformità della nube ed è nell’ordine di
qualche decina di mJ
- Resistività elettrica: le polveri possono essere conduttrici (resistività <= 103 ohm x metro) o non conduttrici (resistività > 103 ohm x metro). Le polveri conduttrici sono più pericolose perché possono provocare scariche superficiali
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