Direttiva Prodotti da Costruzione e Norma tecnica EN 13241-1

Pubblicato: 21 maggio 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Direttiva Prodotti da Costruzione e Norma tecnica EN 13241-1
La conformità di un cancello automatizzato con la norma UNI EN 13241-1 conferisce la presunzione di conformità alla Direttiva Prodotti da Costruzione e quindi concede la possibilità della marcatura CE.
I tipi di porte e cancelli inclusi ed esclusi dal campo di applicazione della norma EN 13241-1 sono indicati in tabella 1.

Porte e cancelli a cui si applica la norma EN 13241-1

Porte e cancelli a cui non si applica la norma EN 13241-1

Tutte le porte, cancelli e barriere in ambienti industriali, commerciali e residenziali (sia ad azionamento manuale che motorizzato) che abbiano le seguenti caratteristiche:

  • siano esterni o comunichino con l’esterno;
  • siano utilizzati principalmente per l’accesso di merci, veicoli e persone;
  • Chiuse e paratie;
  • Porte di ascensori;
  • Porte di veicoli;
  • Porte blindate;
  • Porte utilizzate principalmente per trattenere animali;
  • Sipari teatrali in tessuto;
  • Porte pedonali manuali a scorrimento orizzontale con ante di area minore di 6,25 m2;
  • Porte motorizzate a scorrimento orizzontale con larghezza minore di 2,5 m e area minore di 6,25 m2, progettate principalmente per uso pedonale (trattate dal progetto di norma EN 12650-1);
  • Porte girevoli di qualsiasi dimensione;
  • Barriere ferroviarie;
  • Barriere utilizzate esclusivamente per veicoli;
  • Porte tagliafuoco ((trattate dal progetto di norma EN 13241-2)
  • porte pedonali motorizzate usate in vie di fuga e uscite di emergenza (trattate dal progetto di norma EN 12650-1)


Tabella 1 – Porte e cancelli inclusi ed esclusi dal campo di applicazione della norma EN 13241-1

La Direttiva Prodotti da Costruzione, attraverso procedure, indicazioni e controlli si propone di far si che qualsiasi prodotto fabbricato allo scopo di essere permanentemente incorporato in edifici ed opere d’ingegneria civile, possa essere immesso sul mercato solo se idoneo all’impiego previsto. Questo, come già detto, a partire dal 1 maggio 2005 vale anche per il prodotto cancello o cancello motorizzato. Come ogni Direttiva che si rispetti, anche la DPC prevede il rispetto di una serie di requisiti essenziali per poter marcare CE il prodotto-cancello e quindi poterlo incorporare o installare in un edificio.

Scartando il caso dei cancelli ad azionamento manuale che, pur rientrando all’interno della Direttiva Prodotti da Costruzione, non rientrano nella nostra guida, rimangono i casi della motorizzazione di un cancello esistente e dell’installazione di un cancello con unità di motorizzazione già integrata.
Partiamo da questa ultima situazione per scomporla in altre due possibilità: il cancello con annesso automatismo può derivare da una produzione di serie, caratterizzata da una gamma standardizzata di prodotti illustrata attraverso cataloghi, oppure essere un esemplare unico, non di serie, caratterizzato dal fatto di essere progettato e realizzato su uno specifico ordine del cliente (anche se non unico, comunque in un numero di esemplari inferiore a 10). Si tratta in genere di produzione industriale nel primo caso e di produzione artigianale nel secondo.


1.1 Produzione in serie di porte o cancelli motorizzati

La procedura di valutazione di conformità alle Direttive (DPC, DM e DCE) e la conseguente apposizione della marcatura CE e rilascio della dichiarazione di conformità da parte del fabbricante del cancello motorizzato, passa attraverso due fasi:

  1. Prove di tipo iniziali da parte di un Organismo Notificato: si tratta di una serie di test svolti su campioni del prodotto ed atti a dimostrarne la conformità a determinate caratteristiche. Le prove di tipo iniziali previste per le porte motorizzate, da svolgere a carico dell’Organismo notificato, sono le seguenti:

    • Resistenza all’acqua, Rilascio di sostanze pericolose, Resistenza al carico del vento, Resistenza termica (se richiesta), Permeabilità all’aria, Apertura sicura (per porte a movimento verticale), Forze di manovra (per chiusure motorizzate), Durabilità (della resistenza all’acqua, della resistenza termica e della permeabilità all’aria).

    Non è necessario che le prove iniziali di tipo siano svolte presso l’Organismo Notificato; è sufficiente che l’Organismo verifichi la conformità e certifichi le prove. Sono previste anche altre due prove iniziali di tipo Resistenza meccanica e stabilità e Definizione della geometria dei componenti in vetro, ma la procedura di conformità prevede che esse siano a carico del produttore.

    In una porta nuova con motorizzazione integrata, i test appena visti, previsti dall’appendice ZA della norma EN 13241-1, sono quelli necessari per rispettare la Direttiva Prodotti da Costruzione e quindi apporre la corrispondente marcatura CE. Dal punto di vista formale, la marcatura in base a questo numero limitato di test è sufficiente anche per marcare CE la porta in base alla Direttiva Macchine, ma poiché le norme sulla marcatura CE relative alla Direttiva Macchine (EN 12453 ed EN 12445) sono più severe di quelle relative alla Direttiva Prodotti da Costruzione, se si vuole in concreto godere della presunzione di conformità anche in base alla Direttiva Macchine ed alla Direttiva EMC, occorre effettuare i test elencati al capitolo 2.

  2. Controllo di produzione in fabbrica da parte del produttore: è un controllo interno permanente sulla produzione, e va effettuato per garantire che tutti i prodotti che escono dalla fabbrica possiedano le stesse caratteristiche dei prodotti campione utilizzati per le prove di tipo iniziali. Deve quindi esserci una documentazione scritta delle procedure seguite affinché il sistema di produzione garantisca il soddisfacimento delle specificazioni tecniche richieste dalla norma armonizzata.
    Tutti i documenti devono essere conservati per almeno 10 anni. Nel caso particolare in cui l’installazione abbia influenza sul funzionamento finale della porta, l’installazione stessa deve far parte del controllo di produzione anche se viene effettuata da un’organizzazione separata rispetto al produttore.

    A questo punto la porta motorizzata, esce dalla fabbrica con la marcatura CE e corredata di dichiarazione CE per l’uso automatico.
    L’installatore ha il compito di installare senza modifiche la porta motorizzata, seguendo le istruzioni di montaggio fornite dal produttore, le quali includeranno una guida passo-passo della sequenza di operazioni necessarie per realizzare un\'installazione corretta.

    L’installatore deve ridurre al massimo i rischi della porta motorizzata e deve segnalare con dei pittogrammi conformi i luoghi dove gli eventuali rischi minimi rimasti non possono essere eliminati. Se la protezione contro i rischi del cancello è stata effettuata attraverso il metodo della limitazione delle forze, l’installatore deve realizzare i test di misura di sforzo con uno strumento certificato e con calibratura in data di validità.

    A montaggio terminato, l’installatore dovrà consegnare all\'utente la seguente documentazione:
    • Le istruzioni per l’uso e la manutenzione, le quali dovranno almeno contenere:
      • chiare indicazioni sul metodo corretto di funzionamento della porta;
      • istruzioni che mettano in guardia dagli aspetti critici che potrebbero mettere in pericolo una persona non addestrata;
      • la specificazione del livello minimo di frequenza e del tipo di manutenzione (inclusi i controlli di sicurezza da effettuare) necessario per ottenere la vita attiva prevista della porta;
      • le avvertenza circa l\'importanza della conservazione delle registrazioni degli interventi di manutenzione;
      • una guida che indichi una procedura per lo smantellamento sicuro della porta

    • Il libretto di manutenzione e delle prove effettuate (tranne che per le porte di garage per uso residenziale).

    • La Dichiarazione di conformità preparata dal fabbricante della porta motorizzata. La porta sarà marcata CE in accordo con la norma di prodotto EN 13241-1.


1.2 Produzione non in serie di porte o cancelli motorizzati (esemplari unici)

In questo caso la procedura di certificazione segue un iter pressoché identico, passando quindi attraverso le prove di tipo iniziali ed il controllo di produzione in fabbrica, con l’unica agevolazione che le prove di tipo possono essere effettuate tutte dal produttore della porta motorizzata, senza bisogno di interventi da parte di Organismi esterni certificatori. Tutte le altre considerazioni fatte nel paragrafo precedente restano valide.

1.3 Motorizzazione di porte o cancelli già esistenti

Questa è la situazione forse più comune alla quale si trova di fronte un installatore di apricancelli. Se si tratta della motorizzazione di porte manuali già in uso, o se la porta è il risultato di un assemblaggio sul posto di prodotti forniti da diversi produttori o fornitori, l\'installatore diventa il produttore assumendosene onori e oneri. L’installatore che motorizza un cancello manuale già esistente può comunque contare su alcune facilitazioni riguardo al processo di certificazione: innanzitutto la direttiva CPD non si applica (ovvero non si applica l’appendice ZA della norma EN 13241-1, anche se il resto della norma “dovrebbe” valere anche per le motorizzazioni a posteriori), ma vanno applicate le sole Direttive Macchine ed EMC, secondariamente la valutazione di conformità può essere basata su verifiche “in situ”, ovvero eseguite sul posto di installazione ed infine tali verifiche (effettuate allo scopo di dichiarare la conformità del cancello installato), si possono ridurre alle sole prove di resistenza meccanica, di sicurezza dell’apertura per porte verticali e a tutte quelle previste per il funzionamento motorizzato.

L’installatore di automatismi su porte esistenti, invece delle prove di tipo iniziali, eseguirà quindi una valutazione di conformità sul luogo, ed invece del controllo di produzione in fabbrica eseguirà un controllo sull’installazione per verificare di avere ottemperato ai requisiti della Direttiva Macchine.

Figura 1 – Esempio di cancello a cui applicare la norma UNI EN 13241-1 (inserito in un complesso residenziale e comunicante con l’esterno)

Figura 2 – Esempio di portoni industriali che rientrano nel campo di applicazione della norma UNI EN 13241-1

Figura 3 – Anche le porte da garage e i cancelli rientrano nel campo di applicazione della norma UNI EN 13241-1

Figura 4 – La norma UNI EN 13241-1 si applica anche alle serrande di sicurezza dei negozi

Figura 5 - Sintesi del processo per giungere alla marcatura CE secondo la DPC per le porte motorizzate prodotte in serie

Figura 6 - Valutazione della conformità e marcatura CE in base alla Direttiva Prodotti da Costruzione

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Allegati scaricabili
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