
Per i motivi di cui sopra il CEI ha dedicato ampio spazio a questa tipologia di impianti nelle Guide predisposte in questi anni (tabella 1) per una corretta realizzazione dell’impiantistica negli edifici. Nell’articolo saranno presentate le diverse prescrizioni normative, mettendo a confronto le varie indicazioni fornite per ciascuna tipologia di edificio.
A livello generale, valgono le indicazioni fornite dalla Guida CEI 64-50 che costituisce il denominatore comune di tutte le Guide indicate nella tabella 1.
Tabella 1 - Guide CEI per impianti elettrici nell\'edilizia ad uso residenziale e terziario | |
CEI 64-50 | Edilizia residenziale - Guida per l’esecuzione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri generali |
CEI 64-51 | Guida all’esecuzione degli impianti elettrici nei centri commerciali |
CEI 64-52 | Guida all’esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici |
CEI 64-53 | Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale |
CEI 64-54 | Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri particolari per i locali di pubblico spettacolo |
CEI 64-55 | Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri particolari per le strutture alberghiere |
CEI 64-56 | Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l’integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per locali ad uso medico |
La Guida CEI 64-50 si occupa dell’argomento all’art. 4.8 dove viene precisato che l’impianto telefonico (a monte di quello delle unità immobiliari) consta di:
- canalizzazione per il raccordo dell’edificio (inteso come l’insieme delle unità immobiliari servite da un vano scale) alla rete telefonica - trasmissione dati esterna;
- punto per terminali della rete telefonica - trasmissione dati esterna (pubblica);
- canalizzazioni montanti e cassette di derivazione.
Per quanto riguarda le canalizzazioni (soprattutto nel caso di destinazione residenziale) si consiglia di prevedere una cassetta di derivazione ad ogni pianerottolo, posata ad un’altezza di 25÷35 cm dal pavimento, mentre per i tubi protettivi è ammesso collocare un tubo protettivo da almeno 32 mm fino a 10 unità immobiliari; da 11 fino a 24 unità immobiliari devono essere predisposti 2 tubi affiancati del diametro esterno di almeno 32 mm (per edifici con vani scala con più di 24 appartamenti o aventi particolari caratteristiche, è opportuno esaminare congiuntamente alla Società Telefonica, quale sia la soluzione più conforme alle rispettive esigenze).
Il cavo telefonico, nel tratto che va dall’armadietto posto alla base delle canalizzazioni montanti fino alla prima scatola posta nell’appartamento, non deve avere interruzioni; i collegamenti, presso l’armadietto, devono essere numerati, possibilmente con il numero dell’interno dell’appartamento.
Le indicazioni delle canalizzazioni e delle cassette da utilizzare nei suddetti montanti sono riportate nella figura 1.
L’armadietto cui si è fatto cenno sopra è di norma di tipo unificato ad incasso ed accoglie il terminale della rete telefonica secondo gli accordi presi con la Società Telefonica; detto terminale deve essere raggiungibile senza l’ausilio di alcun tipo di scala e pertanto si consiglia che la sua installazione avvenga ad un’altezza compresa tra 90 e 120 cm dal pavimento. Particolare attenzione deve infine essere posta per la realizzazione del raccordo tra corpo edificio e rete telefonica.
In genere tale raccordo è posato in un cavidotto interrato in materiale isolante secondo la Norma CEI EN 50086-2-4, la cui dimensione (diametro) deve essere concordata con la Società Telefonica.
In mancanza di tali accordi è opportuno prevedere un diametro non inferiore a 125 mm. Le indicazioni sin qui fornite valgono in generale per tutti gli impianti telefonici e di trasmissione dati; nella tabella 2 vengono invece riassunte, per ciascun ambiente specifico, le prescrizioni fornite dalle diverse Guide.

