Sicurezza nel residenziale

L’impiego del gas combustibile è molto diffuso in Italia, a differenza di altri Paesi, sia per cucinare sia per gli impianti di riscaldamento (caldaie e scaldabagni). Eccetto i tipi più recenti, queste apparecchiature sono spesso prive di dispositivi di sicurezza contro le fughe di gas e in caso di guasto o di semplice disattenzione rappresentano un pericolo costantemente in agguato.

Il rivelatore gas integrato da elettrovalvola e avvisatore telefonico è essenziale per la sicurezza nel residenziale.

Vimar offre due soluzioni, funzionalmente identiche, ma diverse da un punto di vista installativo:

• la prima, pensata essenzialmente per nuovi impianti o impianti oggetto di integrale rifacimento, prevede l’installazione a incasso del rivelatore e delle linee e collegamenti tra i componenti del sistema;
  
  
• la seconda, adatta ad integrarsi in impianti esistenti senza interventi sulle opere murarie, prevede invece l’installazione sporgente su parete del rivelatore.

In entrambi i casi il funzionamento a 230 V semplifica il cablaggio, non richiedendo l’impiego di trasformatore. Una bomboletta Gas Test, in dotazione a ciascun rivelatore, consente di effettuare prove di funzionamento e controlli periodici senza danneggiare il sensore.

Attenzione, però: il gas dei comuni accendini non deve essere assolutamente impiegato perché altera irreparabilmente il sensore.

Quanto dura la sicurezza

I rivelatori gas da incasso della serie Idea sono prodotti nelle versioni Gas Stop Metano e Gas Stop Gpl.

L’altezza di installazione varia in relazione alle caratteristiche del gas da intercettare. Sono conformi alle norme Cei- Unicig e marcati AnieGas.

La durata di vita dei rivelatori è fissata in cinque anni dalla data della prima alimentazione e la scadenza deve essere apposta - a cura dell’installatore - sulla targhetta frontale.

È buona norma che l’installatore tenga registrazione dei rivelatori installati e della relativa data di scadenza, al fine di attivarsi tempestivamente nei confronti dell’utilizzatore per la sostituzione del pezzo: ciò rappresenta un servizio di manutenzione certamente apprezzato dal cliente e assicura un lavoro programmato sulla ricambistica.

La parte più soggetta a deperimento nel tempo è il sensore che, dopo il periodo considerato, perde la taratura che ne assicura il corretto funzionamento e deve pertanto essere sostituito.

Mentre nei tipi ad incasso si rende necessaria la sostituzione dell’intero apparecchio, nei rivelatori da parete le maggiori dimensioni interne consentono una migliore gestione dei componenti e offrono la possibilità di sostituire il solo sensore, garantendo l’efficienza del sistema per un ulteriore periodo di cinque anni.

Dopo 10 anni dalla prima attivazione non vi è alcuna garanzia che il circuito interno dell’apparecchio mantenga le caratteristiche prescritte e la sostituzione del solo sensore non offre certezza di funzionamento: deve quindi essere sostituito l’apparecchio.

Si rammenta di installare il sistema completo almeno di elettrovalvola, poiché le segnalazioni ottiche ed acustiche emesse dal dispositivo non possono essere percepite se in casa non c’è nessuno.

È anche utile prevedere un combinatore telefonico, che provveda alla segnalazione delle fughe di gas ai numeri di telefono preimpostati. Ciò rappresenta, quindi, un efficace sistema sicurezza gas.

Per le installazioni che prevedono il sistema antintrusione via bus Idea, mediante un’interfaccia contatti il rivelatore può mandare un messaggio alla centrale del sistema bus, che provvede ad attivare l’attuatore a relè di chiusura dell’elettrovalvola e il combinatore che fa scattare l’allarme chiamando i numeri preimpostati.

Il vantaggio è quello di avere un sistema integrato di sicurezza e l’utilizzo di componenti comuni.

L’integrazione dei sistemi Vimar realizza così un unico sistema sicurezza, flessibile e performante.