Prove

Pubblicato: 1 ottobre 2012 Categoria: Guide e approfondimenti
Prove

Per l’esecuzione delle prove ci si deve avvalere di apposti strumenti, possibilmente dedicati alla specifica misura,  conformi alle Norme CEI EN 61557. Si possono ovviamente utilizzare anche altri strumenti purché con caratteristiche e grado di sicurezza equivalenti.

Devono essere eseguite, preferibilmente secondo l’ordine indicato, le seguenti prove:

  • continuità dei conduttori;
  • resistenza di isolamento dell’impianto elettrico;
  • protezione mediante sistemi SELV e PELV o mediante separazione elettrica;
  • resistenza dei pavimenti e delle pareti;
  • protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione;
  • protezione addizionale;
  • prova di polarità;
  • prova dell’ordine delle fasi;
  • prove di funzionamento;
  • caduta di tensione.

Le verifiche si distinguono in iniziali e periodiche. Le verifiche iniziali devono essere messe in atto prima che l’impianto sia messo in servizio e consegnato all’utente. Preliminarmente si visiona la documentazione a corredo dell’impianto (schemi, documenti di prodotto, ecc..),  e, dopo aver acquisito tutte le informazioni e le precauzioni necessarie a condurre in sicurezza le varie operazioni,  si procede alla verifica che deve essere eseguita da persona esperta e competente. Nel caso si tratti di lavori di ampliamento o di modifica di impianti preesistenti, si deve accertare che i lavori eseguiti siano in conformi a quanto previsto dalle normative vigenti ed in particolare che non sia pregiudicata la sicurezza delle parti di impianto non modificate.
Le verifiche periodiche, quando necessarie, devono permettere di accertare che sia garantita:

  • la sicurezza delle persone e degli animali domestici contro i contatti elettrici e le ustioni;
  • la protezione contro i danni alle cose dall’incendio e dal calore che si produce da guasti nell’impianto;
  • la sicurezza in relazione ad eventuali danneggiamenti o deterioramenti che l’impianto potrebbe aver subito;
  • l’identificazione dei difetti dell’impianto e lo scostamento dai requisiti richiesti dalla norma, che possono dar luogo a pericolo.

Le verifiche periodiche prevedono un esame a vista approfondito dell’impianto che  deve essere eseguito senza smontare l’impianto o parti dell’impianto. L’esame a vista deve essere integrato da opportune prove, da svolgersi anche per campione,  che devono includere almeno:

  • la misura della resistenza di isolamento;
  • la prova di continuità dei conduttori di protezione;
  • la verifica che le prescrizioni per la protezione contro i contatti indiretti siano state soddisfatte;
  • la prova funzionale dei dispositivi di protezione differenziale e dei dispositivi di controllo.

I risultati della verifica periodica, compreso l’intervallo di tempo previsto per la successiva verifica, devono essere regolarmente e diligentemente registrati dal verificatore. La periodicità  deve essere stabilita tenendo conto del  tipo di impianto, dell’uso, del tipo di funzionamento, della frequenza e qualità della manutenzione e delle le influenze esterne a cui l’impianto stesso è sottoposto. In ogni caso, ove l’intervallo di tempo non fosse stabilito  da disposizioni legislative, la norma indica, come esempio, dieci anni  negli edifici civili e quattro anni negli altri luoghi ordinari. Intervalli più brevi sono ovviamente richiesti nei casi in cui sia presente un maggior rischio elettrico.   Negli impianti elettrici sottoposti a regolare sorveglianza e adeguata manutenzione (per esempio in grandi industrie) potrebbe non essere necessario eseguire le verifiche periodiche.