Pubblicato: 6 febbraio 2012
Categoria: Altro
L’Spd, non essendo in grado di interrompere correnti di cortocircuito significative, deve essere protetto con un opportuno dispositivo magnetotermico o fusibile.
La Icc da considerare per il dimensionamento della protezione non è quella F-PE ma quella trifase o monofase; infatti, nel caso di guasto contemporaneo di più Spd la corrente susseguente (Is) è pari alla Icc trifase o monofase di rete.
Nei sistemi TT il dispositivo di distacco potrebbe essere in grado di interrompere una corrente di guasto susseguente F-PE ma, non essendo possibile stabilire con certezza i tempi e i valori della corrente, va sempre prevista a monte la protezione con interruttore differenziale.
Nei sistemi TN-S vanno effettuate le verifiche dell’anello di guasto o va prevista la protezione con interruttore differenziale (per esempio sul centro stella del trasformatore).
La nuova norma Iec 62305 non prescrive dove e come collegare l’interruttore differenziale di protezione: tale interruttore può essere collegato sia a monte che a valle degli Spd.
La Icc da considerare per il dimensionamento della protezione non è quella F-PE ma quella trifase o monofase; infatti, nel caso di guasto contemporaneo di più Spd la corrente susseguente (Is) è pari alla Icc trifase o monofase di rete.
Nei sistemi TT il dispositivo di distacco potrebbe essere in grado di interrompere una corrente di guasto susseguente F-PE ma, non essendo possibile stabilire con certezza i tempi e i valori della corrente, va sempre prevista a monte la protezione con interruttore differenziale.
Nei sistemi TN-S vanno effettuate le verifiche dell’anello di guasto o va prevista la protezione con interruttore differenziale (per esempio sul centro stella del trasformatore).
La nuova norma Iec 62305 non prescrive dove e come collegare l’interruttore differenziale di protezione: tale interruttore può essere collegato sia a monte che a valle degli Spd.