I criteri funzionali si estendono alla camera, cioè allo spazio più “privato” dell\'hotel. La luce confortevole è quella che permette di individuare, senza indugi e sensi di disorientamento, la porta di accesso della camera e manovrare serrature o inserire badge magnetici senza difficoltà. Il diverso trattamento cromatico e luminoso dei corridoi può essere utile per favorire l\'orientamento (illuminamento medio sulla pavimentazione non inferiore a 100 lx).
Molto si può fare per agevolare il cliente all\'interno della camera: il leggere e lo scrivere richiedono illuminamenti dai 200 ai 300 lux e la corretta direzione della luce in modo da evitare l\'oscuramento dovuto alle ombre portate. Un\'illuminazione molto discreta e ben localizzata - a comodino, a pavimento, sotto i mobili o sotto il letto - permette all\'occupante di leggere a letto oppure di muoversi con sicurezza nella camera senza disturbare il sonno di un eventuale compagno.
Per quanto riguarda i locali bagno, la convinzione che una luce di tonalità fredda comunichi l\'idea della massima pulizia del vano, causa inconvenienti di non poco conto: infatti la luce fredda prodotta dalle comuni lampade fluorescenti ha una bassa resa cromatica specialmente nelle gamme dei rosa e dei gialli che caratterizzano le fattezze del viso. Il risultato è una sgradevole alterazione dei colori della pelle nella visone allo specchio, davanti al lavabo a alla vasca. Occorre, dunque, conciliare le due esigenze: percezione della pulizia (luce ben distribuita, anche negli angoli più remoti del locale) e resa dei colori della pelle, con lampade ed apparecchi che abbiano i requisiti di sicurezza e di facilità di manutenzione indispensabili per questo tipo di ambiente. Si consigliano temperature di colore dai 3000 K ai 3500 K e valori dell\'indice di resa dei colori compresi tra 90 e 100.