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Differenziali Tipo B: Protezione completa anche in presenza di convertitori di frequenza

Pubblicato: 14 maggio 2019 Categoria: News Costruttori

Un’unica soluzione per tutti i tipi di corrente di dispersione: gli interruttori differenziali tipo B rappresentano una soluzione economica, compatta e tecnicamente adeguata.

Differenziali Tipo B: Protezione completa anche in presenza di convertitori di frequenza

Nel settore industriale, del terziario e in quello medicale, è sempre più frequente l’impiego di utilizzatori di Classe I, come ad esempio convertitori di frequenza, utenze ospedaliere (apparecchiature per radiografie, TAC, …) e UPS.

Questi carichi, in caso di cedimento dell’isolamento principale, possono dare origine a correnti di guasto differenziali di tipo continuo unidirezionale non rilevabili dagli interruttori differenziali di tipo A e AC. La presenza di correnti di dispersione continue, porterebbe a una premagnetizzazione del nucleo ferromagnetico, che andrebbe a lavorare in una zona a induzione non nulla (al limite in saturazione). In queste condizioni per produrre la variazione di flusso necessaria ad attivare la bobina di sgancio, sarebbe necessaria una corrente differenziale sempre più elevata, quanto più il punto di lavoro è prossimo alla zona di saturazione.

Una possibile misura di protezione potrebbe essere l’impiego di pesanti e costosi trasformatori d’isolamento, o in alternativa i nuovi interruttori differenziali tipo B che rappresentano una soluzione economica, compatta e tecnicamente adeguata.

 

Il portfolio SENTRON contempla tre differenti soluzioni tecniche:

 

  • Gli interruttori differenziali puri modulari 5SV3: disponibili in esecuzione 2P e 4P, fino a 80A, con corrente differenziale nominale fissa da 30, 300 e 500mA istantanee e selettive. Tutti i 5SV3 sono caratterizzati da un elevata immunizzazione ai disturbi e grazie al sistema anticondensa brevettato SIGRES sono impiegabili anche negli ambienti più estremi. La nuova famiglia 5SV3 è inoltre compatibile con tutti gli accessori modulari 5ST3 (contatti ausiliari e di segnalazione, bobine a lancio di corrente e di minima tensione, comando motorizzato anche con riarmo automatico) e richiede pochissima manutenzione (in funzione delle condizioni d'impiego è richiesto il test di verifica del funzionamento ogni 48 mesi).
  • I dispositivi di protezione differenziale a toroide separato (MRCD) 5SV81, certificati secondo l'allegato M della CEI EN 60947-2. Questo sistema è in grado di operare con interruttori scatolati 3VA fino a 630A, da la possibilità di regolare la soglia di intervento differenziale da 0,03 a 1 A e il tempo di intervento fino a 5 secondi. Lo sgancio viene operato in sicurezza positiva, mediante bobina di minima tensione e come da richieste normative il relè comanda l'apertura dell'interruttore in caso di perdita dell'alimentazione ausiliaria.
  • I blocchi differenziali (CBR) 3VA9, certificati secondo l'allegato B della CEI EN 60947-2. Questi dispositivi sono assiemabili agli interruttori scatolati 3VA1 fino a 160A, e permettono un ampio range di regolazioni: fino da 0,03 a 5A e fino a 10s. E' possibile settare la protezione secondo la caratteristica d'intervento B+ (per la protezione addizionale incendi) e inoltre, per agevolare la fase di commissioning è sarà possibile gestire il dispositivo come unità di monitoraggio.

 

Vieni a scoprire i nuovi dispositivi di protezione differenziale alla Sps Ipc Drives, ti aspettiamo dal 28 al 30 maggio alle Fiere di Parma. Presso il nostro stand (Padiglione 4 – A009), nella parte dedicata ai prodotti di Bassa Tensione, i nostri tecnici vi presenteranno i nuovi 3VA9 Tipo B e molte altre novità!

 

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Come scegliere il differenziale adeguato?


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