Tipici ambienti di installazione sono gli edifici civili e del terziario ma possono essere utilizzati, rispettando le caratteristiche nominali, anche in ambienti di tipo industriale. Sono interruttori previsti per essere manovrati da parte di persone non addestrate e quindi necessitano di provvedimenti più rigorosi, rispetto a quelli di uso generale, per quanto concerne la sicurezza.
L’ambiente di installazione deve presentare temperature comprese fra –5 e + 40 °C, un inquinamento non conduttore non superiore al grado 2 oppure, solo eccezionalmente, una conduttività temporanea dovuta alla condensa (tab. 2). È ammesso l’uso anche in ambienti con grado di inquinamento maggiore purché installati in appositi involucri che ricreino al loro interno un ambiente artificiale con grado di inquinamento non superiore al grado 2.
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Tabella 2 - Parametri nominali di utilizzo
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Temperatura ambiente (°C) |
Altitudine (m sm) |
Umidità relativa (%) |
Grado di inquinamento |
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-5 +40 |
≤ 2000 |
≤ 50 a 40 °C ≤ 90 a 20 °C |
2 |
La Norma può essere estesa anche agli interruttori automatici con più valori di corrente nominale purché la regolazione da un valore ad un altro sia impedita nel servizio ordinario e le operazioni di taratura possano essere effettuate solo mediante uno specifico attrezzo.
Costruttivamente non è consentito operare regolazioni della caratteristica di intervento e dopo il montaggio non deve essere possibile aggiungere ulteriori sganciatori.
Le norme fissano anche i valori minimi delle caratteristiche di intervento tempo-corrente (tab. 3) che vengono fornite dai costruttori sotto forma di curve (riferite ad un particolare valore di temperatura ambiente). Tali caratteristiche si differenziano per la corrente di intervento istantaneo e vengono indicate dalla norma con le lettere maiuscole B, C e D (fig. 2, 3, 4).
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Tabella 3 - Caratteristiche di intervento
degli interruttori automatici per usi domestici e similari | ||||||||
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Prova |
Tipo |
Corrente di prova |
Condizione iniziale |
Tempo limite di intervento o di non
intervento |
Risultato | |||
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In ≤ 32 A |
In > 32 A |
In ≤ 63 A |
In > 63 A | |||||
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a |
B, C, D |
1,13In |
Freddo |
-- |
-- |
t ≤ 1h |
t ≤ 2h |
Non intervento |
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b |
B, C, D |
1,45In |
Immediatamente seguente alla prova a |
-- |
-- |
t ≤ 1h |
t ≤ 2h |
Intervento |
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c |
B, C, D |
2,55In |
Freddo |
1s |
1s |
-- |
-- |
Intervento |
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d |
B C D |
3In 5In 10In |
Freddo |
0,1s |
0,1s |
-- |
-- |
Intervento |
|
e |
B C D |
5In 10In 20In |
Freddo |
t<0,1s |
t<0,1s |
t<0,1s |
t<0,1s |
Intervento |
| (1) Per In ≤ 10 A è ammesso un tempo t <8s | ||||||||
La fig. 5 riassume ed evidenzia le caratteristiche di intervento delle curve a tempo inverso contro il sovraccarico e a intervento istantaneo contro il cortocircuito.
Le ordinate riportano i tempi di intervento mentre le ascisse i multipli delle correnti nominali degli interruttori. Come si può notare la protezione termica non interviene per correnti fino a 1,13In (Inf - corrente di prova di non intervento) mentre interviene per valori a partire da 1,45In (If - corrente di prova di sicuro intervento).
La corrente che invece provoca l’intervento istantaneo della protezione magnetica Im può, a seconda del tipo di caratteristica di intervento, essere compresa fra 3In e 20 In.
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