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Guida CEI 100-7: Applicazione norme su impianti di ricezione televisiva
Guida CEI 100-7: Applicazione norme su impianti di ricezione televisiva 2 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. • esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (N’ d ) della struttura dopo l’installazione dell’antenna; Naturalmente il calcolo va eseguito in base alle norme CEI 81-1, 81-3 e 81-4. Relativamente alla quarta causa di rischio elettrico, la guida afferma che stante le comuni dimensioni delle antenne, l’accumulo di cariche elettrostatiche non può creare pericoli per le persone, ma potrebbe tuttavia, in alcuni casi, recare danni agli apparecchi elettronici. In base alla guida, il collegamento a terra dello schermo del cavo d'antenna, eseguito ai fini della protezione contro i contatti indiretti, è più che sufficiente per condurre a terra le piccole correnti in gioco, impedendo di fatto l'accumulo delle cariche.
Guida CEI 100-7: Applicazione norme su impianti di ricezione televisiva 3 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. 2. Raccomandazioni per l’installazione degli impianti d’antenna La guida CEI 100-7 termina con alcune raccomandazioni agli installatori antennisti, che qui brevemente richiamiamo: • Tenere distinta l’infrastruttura dell'impianto di distribuzione costituita da scatole e tubi, dall'impianto vero e proprio costituito dai cavi e dai componenti elettronici per la ricezione e distribuzione dei segnali; • Evitare di creare delle “servitù” di passaggio per la manutenzione delle apparecchiature, in modo tale, che in caso di guasti si possa accedere ad esse (es. centralino), anche in assenza del proprietario o dell’inquilino (ad esempio, un posto ideale in un condominio è il pianerottolo all’ultimo piano); • Individuare la posizione ottimale per la ricezione dei segnali; • Predisporre (o far predisporre dal costruttore dell’edificio) il punto di ancoraggio per il palo, eventualmente fissando il primo pezzo in fase di realizzazione del tetto, in modo comunque che sia possibile sostituire il palo in futuro senza intervenire sulle opere murarie. Utilizzare pali di dimensioni adeguate a sostenere anche la parabola (nei casi più diffusi di condomini da 5-10 a 25-50 appartamenti, è consigliabile come primo pezzo, il palo da 60 mm di diametro e 3 mm di spessore); • Predisporre (o far predisporre dal costruttore dell’edificio) una nicchia o un vano di dimensioni adatte a contenere sia il terminale di testa (centralino) per i segnali terrestri sia quello per i segnali provenienti da satellite. La dimensione della nicchia o del vano deve tener conto di eventuali ampliamenti futuri. • Collegare il punto dove è fissato il palo di sostegno delle antenne con il terminale di testa (centralino) mediante tubi di diametro sufficiente a far passare comodamente i cavi, considerando che l’installazione della ricezione satellitare prevede quattro cavi dal convertitore al terminale di testa (centralino) per ogni posizione orbitale (ad esempio, otto per due posizioni orbitali); inoltre ci sono i cavi di discesa dalle antenne terrestri. Pertanto si consiglia l’installazione di almeno tre tubi da 40 mm di diametro esterno. Occorre anche tener conto che la lunghezza del tratto di cavo tra le antenne ed il terminale di testa (centralino) non può essere eccessiva (in funzione del livello di segnale disponibile); • Predisporre (o far predisporre dall’installatore dell’impianto elettrico) una linea dedicata per l’alimentazione del terminale di testa (centralino) con un interruttore posto nel pannello interruttori delle parti comuni. • Predisporre (o far predisporre dall’installatore dell’impianto elettrico) la connessione a massa del terminale di testa (centralino) e delle antenne mediante un cavo di sezione adeguata collegato alla barretta di equipotenzialità della calza dei cavi coassiali di distribuzione (vedi figura 1). Prevedere un cavo analogo anche nell’ultima scatola di derivazione al pianoterra. Se i percorsi dei cavi coassiali sono molto lunghi considerare che può essere necessario il collegamento equipotenziale in più punti per garantire che la resistenza, misurata in corrente continua, da ciascuna presa d’utente verso il collettore di terra, non sia superiore a 5 Ω (in base alla norma CEI 12- 43). Nel caso in cui vengano usate prese totalmente isolate tale collegamento non serve; • Prevedere scatole di distribuzione ai piani, di dimensioni adeguate. Sono consigliate scatole con spazio utile di almeno 30 cm x 18 cm per contenere i commutatori multiswitch per la distribuzione dei segnali ricevuti da satellite; • Prevedere una distribuzione negli appartamenti, che tenga conto delle necessità dei proprietari. Si consiglia di effettuare una distribuzione con una scatola di derivazione posta nell’ingresso dell’appartamento o in zona centrale (es. corridoio notte) e con tubi che arrivano in diversi angoli dei locali, collegando soltanto le prese utilizzate. Usare tubi con diametro esterno minimo di 25 mm. La distribuzione a stella nell'unità abitativa, consente di installare, anche in un secondo tempo, un
Guida CEI 100-7: Applicazione norme su impianti di ricezione televisiva 4 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. sistema di ridistribuzione dei segnali provenienti da satellite, DVD e VCR, in tutte le prese TV dell’appartamento. Un tubo che collega la scatola di derivazione TV nell'appartamento con il videocitofono permetterà l'inserimento delle immagini provenienti dalla videocamera del videocitofono per la visione sui televisori dell'appartamento. • Evitare la distribuzione in cascata che passa di appartamento in appartamento. Infatti in caso di guasto ad una presa posta in un appartamento, tutto il resto della rete posta a valle avrà dei seri problemi a funzionare correttamente. Inoltre essendo le prese poste in zone di proprietà di privati possono essere difficili da raggiungere per la manutenzione e soggette alla manomissione dei proprietari degli appartamenti. Preferire la distribuzione in parallelo con i cavi di distribuzione nelle scale (per alloggiarli si consiglia l’installazione di tre tubi da 40 mm di diametro esterno per otto appartamenti; ogni quattro appartamenti in più aggiungere un tubo da 40 mm) che scende dal terminale di testa (centralino) al piano terra con scatole di derivazione ai piani e con tubi di sezione adeguata che entrano nell’appartamento (consigliato un tubo da almeno 32 mm di diametro esterno per ogni appartamento). È consigliabile proseguire con i tubi del montante dall'ultima scatola di derivazione al piano terra fino a raggiungere l'esterno o la zona sotterranea per consentire "l'ingresso dal basso" di segnali via cavo e/o fibre ottiche. Se al piano terra del palazzo sono previsti negozi, predisporre tubi "diretti" che salgono fino al terminale di testa (centralino) e/o fino al punto dove è posizionato il sistema di antenne; • Per consentire l’interattività degli apparati d’utente occorre prevedere l’installazione di una presa telefonica accanto a ciascuna presa televisiva (per ricezione terrestre e/o da satellite).